CURATOR
MARCELLA LUZZARA
TORRAZZO GONZAGHESCO
DI COMMESSAGGIO (MANTOVA)
DAMIANO PARONI
ATTIVA IL GENIUS LOCI
CON UNA GIGANTESCA ALTALENA,
UN OGGETTO LUDICO
DECONTESTUALIZZATO,
CHE ATTRAVERSO PARADOSSI VISIVI,
MUTAZIONI DELLE FORME E PLURALITÀ
DEI PUNTI DI VISTA, INTRAPPOLA
LO SPETTATORE IN UNA DIMENSIONE
DI AMBIGUITÀ.
UNA MESSA
IN SCENA ILLUSORIA
DOVE LA LIBERTÀ
È ASSOLUTA,
NON VUOLE REGOLE,
PIUTTOSTO SI REALIZZA
NEL DISATTENDERLE.
E LO FA ATTRAVERSO
UNO SPIAZZAMENTO
INTELLETTUALE,
PERCHÉ L’ARTISTA
DÀ FORMA AL SUO EFFIMERO
SPAZIO-OPERA CON ASSOLUTO
RIGORE GEOMETRICO.
Damiano Paroni - NONLUOGO - 2024
Damiano Paroni
Giorgio Tentolini
Federico Agosta
Marcella Luzzara
Gianluca Ferrari
Rosetta Termenini
GIANLUCA FERRARI
OSA NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE
CON L’IMMAGINE OLOGRAFICA,
PROPONENDO UNDICI VOLTI
CHE SI COMPONGONO
E DECOMPONGONO
E RICHIEDONO ALLO SPETTATORE
UNA SORTA DI CONTEMPLAZIONE
PER POTERLE DECIFRARE.
UN MONDO A INTERMITTENZA,
UN’UMANITÀ
CON UNA STORIA SOSPESA,
CHE EVIDENZIA L’INCERTEZZA
DELLA PERCEZIONE,
FRA MONDO VISIBILE
E MONDO INTERIORE,
PSICHICO, EMOTIVO.
IL TUTTO SU UN TAPPETO SONORO
CONCEPITO AD HOC
DALL’ARTISTA STESSO.
Gianluca Ferrari - GHOSTFACE - 2024
GIORGIO TENTOLINI
METTE AL CENTRO
DELLA PROPRIA INSTALLAZIONE
LA VENERE ITALICA DI ANTONIO CANOVA, SIMBOLO PER ECCELLENZA
DELLA BELLEZZA IDEALIZZATA, REINTERPRETATA ATTRAVERSO
L’USO INNOVATIVO DELLA RETE METALLICA.
UN’OPERA TRIDIMENSIONALE
DA CUI NE PROMANANO
OTTO BIDIMENSIONALI, DISPOSTE
IN CERCHIO COME
NEGLI ATELIER ACCADEMICI,
IN UNA DIMENSIONE
DI INTIMITÀ E DI SCOPERTA.
LO SPETTATORE È INVITATO
A RICONSIDERARE LA BELLEZZA
NON COME UN VALORE ASSOLUTO
E STATICO, MA COME UN CONCETTO
DINAMICO. LA RETE METALLICA
CON LA SUA DUALITÀ
DI INTERCONNESSIONE E LIMITAZIONE,
DIVENTA IL MEZZO ATTRAVERSO
CUI ESPLORARE E SFIDARE I CANONI ESTETICI, OFFRENDO UNA VISIONE DEL TUTTO NUOVA
DI UN SIMBOLO ETERNO.
Giorgio Tentolini - VENUS RESONANCE - 2024
No reproduction without permission - Vietata qualsiasi riproduzione - PLACES NEVER ARE PLACES - Exhibition - 2024